Come gestire i capricci del bambino
Come bisogna affrontare i capricci dei bambini?
Per prima cosa è importante chiarire che i capricci dei bambini iniziano dopo i due anni, quando cioè il suo sviluppo cognitivo gli permette di cominciare a distinguere il suo sé da quello degli altri e, quindi, cerca di esplorare cosa succede a superare i limiti che gli vorremmo imporre.
In pratica è un modo per affermare la sua identità e vedere se riesce a strapparci qualche concessione in più con una sorta di “tecnica dello sfinimento” dell’avversario.
La prima cosa da fare con un bambino che fa i capricci è mantenere la calma e rimanere fermi sulla propria posizione. Non cedete alle provocazioni e non iniziate ad urlare anche voi e ad usare le mani. Un bambino in preda ad un capriccio non sente ragioni, né se strillate né se lo minacciate. L’ideale è rimanergli accanto, così da non farlo sentire abbandonato, e aspettare che gli passi.
Qualora vi sentiste sopraffatti dalla frustrazione è meglio allontanarsi un attimo, riprendere il controllo, e poi tornare. La vostra calma lo aiuterà a tranquillizzarsi prima. Invece sculaccioni e punizioni sono un modo violento di umiliare il bambino sul piano sia fisico sia emotivo e nel tempo non portano alcun risultato.
Ricordate che gli adulti siete voi e, quindi, non cedete a richieste irragionevoli e non cercate di negoziare con un bambino urlante, anche se vi trovate in un luogo pubblico e volete a tutti costi farli smettere. Il bambino deve comprendere che esistono delle regole e che vanno rispettate e può farlo solo se il genitore non cede alla tentazione di accettare tutto purché smetta di fare i capricci.
Provate ad ignorarlo finché non capirà da solo che il suo atteggiamento non ottiene il risultato sperato e smetterà. Inoltre, il bambino già è spaventato perché ha perso il controllo, ha bisogno di sentire che almeno voi lo avete.
Cercate di essere coerenti con le regole che avete dato e mantenete chiaro ciò che è permesso e ciò che è vietato, regole che devono essere uniche ed uniformi tra entrambi i genitori.
Quando la tempesta si sarà calmata, parlategli di quello che è successo e cercate spiegargli i suoi sentimenti, perché era così arrabbiato, abbracciatelo e ditegli che lo amate.